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La determinazione del Valore di Mercato di un veicolo. Il Metodo UPIS.

PREMESSA

Il “VALORE ANTESINISTRO” è il valore del bene oggetto d’indagine al momento prima del sinistro. Tale valore ha la sua specifica rilevanza allorquando la prevista riparazione sia ANTIECONOMICA ovvero NOTEVOLMENTE superiore (Cass. 24718/2013, per prassi 30%) al valore di acquisto di un veicolo “analogo”, tenendo in considerazione tutti gli oneri accessori e relativi danni emergenti.

La ratio è che se si danneggia un bene e non ne è possibile la riparazione secondo i principi del “buon padre di famiglia” si ha l'obbligo di rimborsare il costo di acquisto di un bene "similare".

Per tale motivo si ricorre alla ricerca del “VALORE DI MERCATO” per conoscere i prezzi di acquisto di un bene analogo a quello danneggiato - ovvero con caratteristiche simili, commercialmente parlando - al fine di poter ipotizzare un corretto e congruo rimborso del bene danneggiato.

La corretta ricerca del “VALORE DI MERCATO”, quindi, è il fulcro fondamentale del risarcimento di un danno c.d. ANTIECONOMICO e tale ricerca dovrebbe essere svolta con dovizia di particolari e con la massima trasparenza ai fini di una possibile verifica.

Sfortunatamente, però, negli anni si è sempre di più delegato a terzi - ovvero a fornitori privati di servizi - la ricerca del “VALORE DI MERCATO” e con il tempo si è addirittura radicata l’idea che il valore ricercato abbia esso stesso la propria genesi dala lettura degli elenchi forniti, denominati mercuriali !

Si potrebbe affermare - senza timore di smentita - che tale stortura ha portato alcuni ad ipotizzare che i mercuriali non rilevino il mercato ma lo determinino !

Mercuriali quali “Eurotax Giallo” o “Quattroruote Professional” sono divenuti il punto di riferimento delle compagnie assicurative che ravvedono in tali elenchi un modo certo e soprattutto veloce per la determinazione del valore di un bene… il che è plausibile in ambito contrattuale (CVT) laddove l’assicurato - sottoscrivendo la polizza che è pur sempre un contratto “adesivo” - si lega alla metodologia di determinazione del valore di mercato indicato dalla compagnia assicurativa. Quanto appena evidenziato, però, non si addice al risarcimento del danno (RCA/CARD) che è di natura extracontrattuale e quindi non lega il danneggiato creditore ai metodi d’indagine scelti dal debitore. D’altronde la scelta dei mercuriali aveva la propria genesi nella velocità con cui si riteneva di aver rilevato il valore del bene indagato e tale meccanismo per tutto il periodo di mancata DIGITALIZZAZIONE del mercato sembrava pressoché infallibile. Non v’erano, infatti, strumenti utili per indagare diversamente e quindi per criticare il valori espressi dai mercuriali... inoltre le case editrici dichiarano tutt’ora di “RILEVARE I COSTI DI COMPRAVENDITA” mensilmente senza, però, dare la possibilità di verifica analitica di dette rilevazioni risultando le stesse dei “segreti industriali”.

Il mercuriale utilizzato, quindi, assume un valore fiduciario e fideistico e non è opponibile a terzi non assumendo un valore di prova, specie poi dinanzi alle dovute controprove!

Con l’avvento di INTERNET e del WEB quale vetrina aperta al mondo è radicalmente cambiato il modo di poter fruire delle informazioni necessarie per l’analisi del mercato, acquisendo così elementi utili sia per la verifica dei valori indicati da detti mercuriali sia anche per una autonoma ricerca di mercato che però deve essere fatta secondo metodi ben definiti.

Tali metodi possono dirimere le diatribe che nascono dalle enorme discordanze tra il reale prezzo di acquisto di un veicolo ed il relativo valore riportato sui vari mercuriali… diatribe che, poi, sono sempre più frequenti nel mercato italiano, laddove il parco auto è sempre più vecchio, con una vetustà > di 12 anni.

Il metodo di approccio, innovativo e replicabile, si basa su un dato di fatto: se i mercuriali asseriscono - pur non dimostrandolo ripeto - di rilevare i costi delle transazioni presso i concessionari analogamente il cittadino, utilizzando alcuni portali specialistici (mercatini digitali ottimizzati per la ricerca dei veicoli) può dedurre il costo orientativo dell’acquisto del veicolo ricercato.

Il vantaggio è che si ha la possibilità di cristallizzare tale ricerca di mercato per un utilizzo futuro, quale per esempio nell’ambito di una CTU. Nel presente, ovvero nell’immediatezza del sinistro è possibile addirittura una verifica diretta dei dati cosa non consentita dai mercuriali che - anche questo è bene ripeterlo - esprimono un valore fiduciario e fideistico.

E’ evidente che i valori rinvenuti dai "portali" non sono il reale prezzo di vendita (quello dichiarato come rilevato dai mercuriali) ma il tentato prezzo di vendita da parte dell’operatore professionale, ma su questo si è posto una serie di correttivi, come sotto descritto.

I criteri adottati sono: 1) eliminazione dei veicoli non inerenti (correzione degli errori) ed eventuali doppioni (pubblicazione incrociata); 2) utilizzo esclusivo degli operatori professionali, c.d. concessionari, interessati all'effettiva vendita e quindi con indicazione di prezzi "di mercato" e non "soggettivi"; 3) eliminazione degli estremi per ottenere una media mediata se il totale delle voci sono superiori a 9, decurtando al massimo il 20% dei valori; 4) adeguamento in funzione della vetustà meccanica (Km percorsi) tra il veicolo oggetto d’esame e la media ottenuta; 5) sconto reale all’acquisto.

Ricapitolando - e sintetizzando - si ritiene corretto elaborare i dati di vendita dei concessionari (1 e 2), mediarli (3), parametrare il tutto ai chilometri realmente percorsi dal veicolo interessato utilizzando il metodo statistico dei “minimi quadrati” (4) e poi scontarli di un quid almeno pari al costo del passaggio di proprietà se inferiore al 10% del valore determinato (5), come di solito opera un concessionario che si fa preferire poiché garantisce l’acquirente per due anni ovvero un anno in caso di separato patto.

Allegando alla ricerca l’intera base dati in forma tabellare (e separatamente in formato PDF quale “fotografia” del portale interessato) consente al lettore - specie se professionale - qualsivoglia tipo di analisi del dato cosa non concessa dal mercuriale.

La conseguenza di questo approccio metodologico è – parimenti ai mercuriali – la determinazione di un prezzo medio di acquisto di un veicolo similare per allestimento e chilometraggio al veicolo oggetto di valutazione.

Ovviamente trattandosi di un prezzo relativo ad un bene usato lo stesso non è comprensivo di IVA poiché già trattenuta dallo Stato alla fonte ovvero alla prima vendita ex art. 36 D.L. 41/95, c.d. "Regime del Margine". Ed è per questo che si definisce “VALORE”.

E’ da precisare che avendo utilizzato in questa ricerca il parametro di vetustà (percorrenza Km ed anno di costruzione) lo stesso non potrà essere usato in una eventuale personalizzazione specifica, se non in casi particolarissimi laddove la specificità del veicolo diventa una eccezione al predetto metodo portando a valori “fuori scala” da valutare ovvero in modo non “statistico”.

Partendo da tale indagine - ma in assenza anche dal valore dato dal mercuriale scelto -  il perito potrà poi personalizzare il dato secondo sua scienza e coscienza, attribuendo variazioni in funzione di tutti gli altri elementi noti e verificabili sullo specifico veicolo danneggiato, quali stato d’uso, colore, numero di proprietari, allestimento, optionals, storia delle manutenzioni etc. etc.

Con tale personalizzazione verrà determinato il VALORE ANTESINISTRO dello specifico veicolo sulla scorta del Valore di Mercato di un veicolo analogo ovvero avente alcune caratteristiche simili.

Con tale lavoro speriamo di aver contribuito all'aumento di TRASPARENZA nella determinazione del valore di mercato di un veicolo consentendo, poi, ai periti nonchè agli operatori specializzati una corretta stima del bene oggetto di ispezione.

Per approfondimenti: UPIS Akademia

Commenti

  1. RiccardoNicotra. Ottimo metodo questo valore ante-sinistro, ben lontano dal sempliciotto, comune e lontano dalla realtà, del valore commerciale

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