Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da luglio, 2024

Il pagamento "ex gratia" in RCAuto...

 #IVASS #RCAuto #RisarcimentoDiretto #denunciaVSrichiesta #ANIArchia   Innumerevoli volte abbiamo stigmatizzato l’imperante ANIArchia nel mondo assicurativo, con un Istituto di Vigilanza che definimmo “complice” nel testo di presentazione del nostro primo convegno di cui Vi consigliamo vivamente la visione degli interventi politici. ( https://bit.ly/ANIArchia ).     Abbiamo teorizzato più volte che un pagamento da parte di una compagnia Gestionaria CARD effettuato in assenza di una richiesta di risarcimento da parte del danneggiato sia una “elargizione volontaria” da parte della stessa…   Ultimamente, nel preparare alcuni argomenti da portare al Tavolo convocato da “Mister Prezzi” presso il Ministero del Made in Italy in cui UPIS partecipa a pieno titolo, si è redatto un testo nel quale abbiamo evidenziato che dai conteggi relativi ai sinistri RCAuto pagati dalle imprese dovrebbero essere esclusi quelli non conformi al dettato normativo, ovvero tutti quei sinistri che sono liquidati

#RCAuto, inopponibilità delle limitazioni contrattuali.

Prima della recente Ordinanza 8244/2024 - con relatore Rossetti e di cui si parlerà a parte - vi sono stati ripetuti richiami allo stesso principio. Di seguito un articolo ormai vecchio di 7 anni... Le ripercussioni dell’ordinanza della Cass. 21896 del 20-9-2017 non sono limitate a prevedere il litisconsorzio necessario nei confronti del responsabile A oltre dieci anni dall’entrata in vigore del “risarcimento diretto” la Cassazione ha fatto il punto sulla natura dell’istituto introdotto dal 149 del codice delle assicurazioni private con una pronuncia, l’ordinanza 21896 del 20 settembre 2017 , che avrà molte ripercussioni nel sistema assicurativo e nelle prassi commerciali e liquidative dei prossimi anni. Per arrivare alla decisione che ha sancito l’applicabilità del litisconsorzio necessario anche nel 149 il Collegio ha infatti analizzato la procedura e l’azione diretta previste dall’articolo 149, cioè da quella norma che ha costituito, a torto o a ragione, la vera novità

La mancata prova dell’esborso per le riparazioni indicate nel preventivo non è idonea ad escludere il diritto al risarcimento

La “ perdita subita ”, con la quale l’art. 1223 cod. civ. individua il  danno emergente , non può essere considerata indicativa dei soli esborsi monetari o di diminuzioni patrimoniali già materialmente intervenuti, ma include anche l’obbligazione di effettuare l’esborso, in quanto il  vinculum iuris , nel quale l’obbligazione stessa si sostanzia, costituisce già una posta passiva del patrimonio del danneggiato, consistente nell’insieme dei rapporti giuridici, con diretta rilevanza economica, di cui una persona è titolare. Il ristoro pecuniario del danno patrimoniale deve normalmente corrispondere alla sua esatta commisurazione (artt. 1223, 1224, 1225, 1225, 1227 c.c.), valendo a rimuovere il pregiudizio economico subito dal danneggiato e restaurare la sfera patrimoniale del soggetto che ha subito la lesione, restituendo al patrimonio del medesimo la consistenza che avrebbe avuto senza il verificarsi del fatto stesso. Esso deve essere pertanto determinato in relazione all’ effettivo pre